sabato 24 giugno 2017

Il viaggio che mi porta da te è lo stesso che faccio dentro me. Le sorelle sanno aspettarsi.


24 giugno 2017

C'è una cosa che amo ed è aspettare il mio treno in stazione, con le cuffie nelle orecchie con la mia musica migliore, con gli occhi sgranati sulla gente che, come me, calpesta l'attesa. Vedo uno squarcio di mondo e me ne innamoro. 

Osservo le persone che come me attendono di andare da qualche parte. Qualcuno l'ho incontrato in bar, poco prima, e di loro so qualcosa in più. So che viaggiano soli, con un parente o un amico. Di qualcuno ho sentito le risate e ho visto la tazzina del loro caffè appena sorseggiato. Osservo i bimbi, i miei preferiti, attratti dalle rotaie, dal treno che corre, osservo i loro occhi e cerco di rubare quella gioia e portarla dentro me nel mio viaggio.

Poi arriva il treno e salgo, normalmente dalla parte opposta della carrozza rispetto al mio posto. Cammino nel corridoio, e rivedo molte persone che ho 'conosciuto' accanto ai binari. 

Nel mio viaggio, speciale per me e per te, mi porto le loro storie e la sensazione di quanto tutti ci somigliamo, ognuno con il carico di immagini negli occhi, con la fila di persone nel proprio cuore, con il freddo delle paure alla bocca dello stomaco, con la luce delle speranze e dei sogni nella testa. 

E così sono partita, per venire verso di te. Questi sono i nostri due giorni, che attendevo come ho fatto con il treno. Vedrò dove vivi, respirerò l'aria che di solito riempie i tuoi polmoni, spero di conservare l'odore della tua casa nei miei ricordi. Staremo insieme, ma non è il tempo che mi importa, mi importa poterti fotografare nella vita che stai costruendo, lontano dal nido dove siamo cresciute. Vorrò vederti felice perché poi, anche se le albe ci vedono raramente vicine, saprai riconoscere la mia presenza nelle tue cose. Sarò sempre vicina a te, nel modo più gentile e poetico che conosciamo, che abbiamo imparato a sperimentare in questi anni di lontananza, quello delle anime sorelle.

Per vivere insieme non è sufficiente stare pelle contro pelle. Ci vuole tensione verso un bene comune, bisogna condividere il pensiero, occorrono parole dette con desiderio e bisogno, è necessario sentire la necessità di cercarsi. 

Talvolta, poi, occorre vedersi, come faremo oggi. Sto arrivando, aspettami nella stazione che tanto amo. 


Ti auguro di attendere il tuo giorno d’amore con la stessa gioia con cui io ho atteso il treno, te ed oggi.

martedì 13 giugno 2017

Recensire fa rima con sentire. La prima non si scorda mai



Qualcuno ha scritto la prima recensione al mio libro.
Si chiama Mara.
Mara è un'insegnante giovanissima ed appassionata di parole.
Mara è stata una ballerina bravissima e talentuosa.
Mara è stata la mia migliore amica negli anni della fanciullezza.
Con Mara converso spesso di letteratura, parole, scrittura.
Mara ha un blog di letteratura che mi appassiona.
Mara ascolta le opere, sente la musica delle parole e le commenta con identica grazia.

Con gratitudine ed amicizia sincera, grazie per il tuo pensiero delicato, per il tempo che mi dedichi e le parole che hai scelto.


http://parolaalleparole.blogspot.it/2017/06/quello-che-ti-porti-dentro.html



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