mercoledì 21 giugno 2023



 La strada che ci regala intensità

 

(sempre sulle occasioni da non perdere)

Giugno 2023

 

 

 

Conosco un bimbo di 11 anni che ama il calcio.

Come suo fratello di 14 anni.

Come il loro papà.

Come i loro nonni.

Come gli zii, quasi tutti.

 

La passione è il motore di molte azioni umane e la loro passione ha decisamente una forma sferica, fango sotto le scarpe e pomeriggi di allenamento e partite.

Questo bimbo, dagli occhi grandi e neri, dal cuore tenero e sensibile, dalla intelligenza viva, ha vissuto, la scorsa stagione, un anno calcistico eccezionale, un anno che certamente nella sua vita sarà memorabile perché ha giocato per una squadra professionistica, con altri bimbi talentuosi scelti uno ad uno.

 

Una annata piena di soddisfazioni per tutti, per chi lo ha guardato e sognato con lui, per chi lo spronava, per chi lo attendeva fuori, per i mister che lo hanno frequentato e conosciuto, per i nuovi compagni di avventura, giocatori in erba come lui.

 

È arrivato giugno e con esso il giorno atteso dai più, in cui la società comunica a ciascuno se l’esperienza continuerà o se è arrivata al termine.

 

Quel bimbo non continuerà l’esperienza professionistica, tornerà a giocare nella squadra del suo cuore, quella nella quale, a 5 anni, è iniziato tutto, sui campi dove ha imparato a calciare, di punta, di collo e di cuore.

 

Una occasione persa?

Per molti, ma non per tutti.

 

Non perdiamo l’occasione di guardare ciò che conta, con occhi maturi. Conta averci provato, conta l’esperienza di vita che ciascuno porta con sé. Contano le volte in cui ce l’abbiamo messa tutta e abbiamo provato a migliorarci.

 

Non perdiamo l’occasione per ricordarci che, quando si diventa più grandi, è molto più doloroso pensare a quello che non abbiamo avuto il coraggio di vivere per paura del fallimento che ricordare le esperienze vissute in pieno e poi terminate. 

 

Non perdiamo l’occasione per dire grazie, quando si vive una esperienza unica e che cambia chi la vive. Grazie a chi l’ha resa possibile e a chi ci ha accompagnato nel cammino.

 

Non perdiamo l’occasione per riconoscere i propri limiti e le proprie mancanze perché è la sola condizione che ci consente di lavorare per superarle.


Non perdiamo l’occasione per riconoscere il merito di chi riesce.

 

Non perdiamo l’occasione di ricordarci che quello che ci ha reso felici difficilmente è stata una singola “cosa grande” ma più facilmente un insieme di tante piccole cose belle. Normalmente queste piccole cose hanno a che fare con le persone che abbiamo conosciuto durante un percorso.

Le persone sono sempre le tappe migliori dei viaggi che compiamo. 

 

Non perdiamo l’occasione di imparare dagli ostacoli. Non perdiamola.

 

In pochi forse conoscono questa storia ma vale la pena raccontarla per quello che ci insegna.

È la storia di un ragazzo che si chiama Evan Ruggiero, classe 90, che ha sempre amato il ballo e la danza e l’ha sempre praticata sin da piccolissimo. Quando ha compiuto 19 anni gli è stato diagnosticata una forma rara di tumore delle ossa e ha subito l’amputazione del ginocchio e pesantissime terapie. Nonostante questo dopo quel tremendo momento, ha ripreso a danzare con una gamba sola e con la protesi. È un vero ballerino, attore e performer che conta tantissime collaborazioni ed esibizioni. Nelle numerose interviste ha sempre detto di saper gestire i problemi e di aver imparato ad essere forte grazie al problema che lo aveva riguardato. Ha affermato: Non ho scelto la mia condizione ma probabilmente la mia carriera sarà più intensa e migliore grazie alla mia protesi”.

 

Non perdiamo l’occasione per acquistare intensità attraverso le strade che percorriamo.


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